Pubblicato in “Biblioteca Teatrale”, n.s., 42, aprile -giugno 1997, pp. 67-90. Bulzoni Editore.
L‘Otello di Shakespeare messo in scena da Gabriele Lavia è ambientato in una moderna caserma militare, con una scena spoglia e grigia al limite dello squallore. Il vero protagonista dell’azione è Iago (Umberto Orsini), astuto manipolatore del linguaggio e delle apparenze: la sua abilità dialettica, le sue raffinatezze intellettuali da impiegato frustrato e impotente si contrappongono all’ingenuità grossolana di Otello (Franco Branciaroli), un nero primitivo in cui finiscono per prevalere gli impulsi violenti e che si trasforma in un giustiziere impietoso. Anche Desdemona, una ragazzina allegra e cinguettante, è vittima della brama di potere di Iago, perfido demiurgo che riversa la sua libidine nel fare il male.