Pubblicato in “Storia e Dossier”, n. 112, gennaio 1997, pp. 36-41.
La fisiognomica, che risale almeno ad Aristotele, è stata a lungo considerata una scienza, fondata sull’idea di desumere le inclinazioni del carattere dai tratti del volto. Tracciando una somiglianza con una specie animale, si cerca di risalire all’indole fondamentale dell’individuo, per cui un uomo dal collo taurino è forte e coraggioso, mentre un mento aguzzo lascia presagire l’astuzia della volpe. L’articolo traccia un sintetico percorso cronologico e concettuale, che dal trattato di fisiognomica di Giovan Battista della Porta giunge fino all’antropologia criminale di Lombroso, passando attraverso Darwin, Lavater e Charles Le Brun.